Assolutamente non si conosce nulla dell'origine e della funzione svolta nel passato dalle cosiddette "mura ciclopiche". Chiunque abbia cercato di darne un'interpretazione si è smarrito in descrizioni fantasiose. Tra le ipotesi più valide troviamo quella che suppone si tratti di una villa o di un luogo di culto di epoca sillana (I secolo a.C.). I terrazzamenti ai vari livelli sono costituiti da muratura poligonale ad andamento rettilineo e nel ripiano più elevato sono di notevole grandezza mentre quelli inferiori sono costituiti da elementi anch'essi poligonali ma più rozzi. Il fatto che oggi tale luogo sia dedicato alla Madonna della Libera ci fa ritenere probabile che nel luogo vi fosse situato un tempio forse, dedicato alla dea Libera.
Venafro - Le mura ciclopiche |
L'importanza di tale edificio dovette essere tale che quando al culto pagano si sostituì quello cristiano si volle conservare il ricordo della primitiva religione.
A monte delle mura ciclopiche vi è una vasca di raccolta delle acque. Nessun cunicolo si intravede ad essa collegato, ma non è da escludere che la cisterna fosse collegata all'acquedotto romano.
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