Nella seconda metà del IV secolo a.C., quando la pressione esercitata dai Romani per la conquista del Sannio si fece molto più consistente, i Sanniti concepirono e realizzarono un sistema difensivo articolato su tutto il loro territorio. La difesa era costituita proprio da recinti fortificati realizzati con l'impiego di grossi massi, sovrapposti senza l'utilizzo di malta e tenuti insieme dal loro stesso peso. Per oltre mezzo secolo, dal 343 al 290 a.C., i Sanniti impegnarono i romani nei tre conflitti noti come "guerre sannitiche" e ciò fu possibile grazie anche all'utilizzo delle cinte fortificate.
A Venafro, però, di queste cinte murarie, se si esclude un piccolo tratto di una decina di metri posto in località "Le Croci" nella parte alta di monte Santa Croce, sembrava non ve ne fosse traccia. Di recente, invece, sul versante meridionale della stessa montagna le mura sono state individuate in una zona posta a monte della strada che da Venafro porta a Conca Casale. Ciò che le contraddistingue sono la loro lunghezza e la maniera rettilinea con cui salgono, seguendo una delle linee di maggior pendenza della montagna e oltrepassando la macchia verde di una pineta.
Venafro - Le mura sannitiche |
Le mura sono realizzate con l'impiego di enormi massi di calcare, grossolanamente sbozzati e sovrapposti l'uno all'altro senza malta. La muraglia si presenta in alcuni tratti conservata in maniera discreta anche se non per tutta la sua altezza iniziale, ma le condizioni generali di conservazione delle mura sono cattive.
La parte visibile da lontano consta essenzialmente di due lunghi tratti, separati tra loro da un'ampia zona lacunosa. L'allineamento dei due tratti consente facilmente di riconoscere un originario collegamento che, sommato poi agli altri brevi tratti che attraversano la pineta, dà una lunghezza complessiva di circa seicento metri. Le dimensioni, l'allineamento, la tecnica costruttiva e la posizione a margine di un vallone, fanno ipotizzare con una certa sicurezza che le mura appartengano all'epoca sannitica. Con buona approssimazione esse si possono far risalire a un periodo compreso tra il V secolo e gli inizi del III a.C., anche se il periodo più probabile è proprio la seconda metà del IV secolo, quando la pressione esercitata dai Romani per la conquista del Sannio si fece molto serrata.
E' interessante notare il parallelismo esistente tra le mura sannitiche e i "cardini" dell'impianto cardo-decumanico della Venafro romana. Una corrispondenza che avvalora l'ipotesi della sovrapposizione dell'impianto romano a quello sannitico, almeno nella parte circostante il castello Pandone.
Venafro - Le mura sannitiche |
E' interessante notare il parallelismo esistente tra le mura sannitiche e i "cardini" dell'impianto cardo-decumanico della Venafro romana. Una corrispondenza che avvalora l'ipotesi della sovrapposizione dell'impianto romano a quello sannitico, almeno nella parte circostante il castello Pandone.
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